Al Brancaleone di Roma la nostra inviata, Selenia Orzella, intervista in esclusiva Jesto, che ci racconta suoni e contenuti del suo nuovo album, Justin
Justin è un album molto importante per te, ci metti nome e faccia per la prima volta. Hai detto che in questo lavoro ti sei messo a nudo e hai scritto sulle tue pagine social che è stata molto dura perché «ti ha risucchiato la vita». Come mai?
«Sono stati 6 mesi di reclusione dal mondo esterno, perché avevo bisogno di prendermi del tempo, di avere attorno meno persone possibili. Lavoro molto a livello energetico e avevo bisogno di non farmi inquinare dal mondo esterno. Basta poco perché si rovinino le vibrazioni: ho avuto bisogno di stare da solo. È un album molto autobiografico: si vede e si sente già dalla copertina. C’è la mia faccia, senza scritte o altro. Già il concept dell’artwork suggerisce ciò che troverete all’interno del disco. Ossia me nudo e crudo, la persona prima del personaggio».
Ci sono due brani che anticipano l’album e che ci fanno capire quanto ci sia dentro. Uno è Puttan tour, che per dirlo a modo tuo racconta la vita «super sciala». E poi c’è Crescendo, che invece è molto introspettivo.
«Il doppio singolo su diversi binari viene dall’esigenza di esprimere a 360 gradi le sfaccettature della mia personalità. Da sempre il mio rap è schizofrenico: passo da battuta, satira, ironia, auto-ironia pungente a buoi, depressione. Questo è sempre stato sia un limite sia una mia peculiarità, perché non sono mai stato inquadrabile in un certo genere. Mi ritengo un’anomalia non solo nel rap italiano, ma nella musica italiana complessivamente. Non sai mai se il mio prossimo singolo ti farà ridere o piangere. Siamo partiti con Puttan tour che era in linea con la mia produzione dell’anno scorso, in cui ho portato un personaggio “scoppiato”, genialoide, in grado di farti ridere anche se non ti piace il genere, sempre pronto a scoccare una frecciatina verso la società. Anche il video di questo singolo è un frullato di attualità: da Salvini, agli Youtubers a Donald Trump. Ma c’è un contraccolpo, perché il disco non è sulla stessa linea, ma è molto più profondo. Quindi il vero singolo ufficiale è Crescendo, che è il concept di tutto l’album: racconta la mia storia che è anche quella di tutti quanti. E ci si stanno immedesimando tanto ragazzi quanto adulti. È trans-generazionale».
Come sarà il Puttan tour estivo? Immaginiamo che sarà qualcosa di particolare: ci puoi anticipare qualche dettaglio?
«Il Puttan tour estivo, chi non lo ha mai affatto? [ride, ndr] Partirà da giugno in poi e sarà molto molto pazzo. Il nome è già abbastanza esplicito. Venite ai concerti, perché sarà un’esperienza quasi sciamanica».
Si ringrazia Jesto per la gentile disponibilità.